Facoltà di Medicina e Chirurgia - Guida degli insegnamenti (Syllabus)
Non richiesti.
Dr.ssa Cinzia Pieroni
Il modulo didattico si svolgerà nel I° semestre -I° anno- 3 CFU- 30 ore di didattica frontale.
Dott.ssa Elena Bartolucci
Il modulo didattico si svolgerà nel I° semestre- I° anno -4 CFU- 40 ore di didattica frontale.
Il modulo didattico permette, agli studenti, di conoscere e comprendere la figura professionale del Tecnico della Prevenzione e le sue funzioni in ambito sanitario anche in relazione alla continua evoluzione dello scenario normativo, le attività di prevenzione, di verifica e controllo (verbali di ispezione, prelevamento, notizie di reato, verbale di sanzione amministrativa) al fine di favorire le conoscenze riconducibili all’applicazione pratica delle attività nell’ambiente di vita e di lavoro.
Svolgere attività professionalizzante di prevenzione verifica e controllo attraverso la capacità di redigere e compilare verbali di ispezione, di prelevamento, notizie di reato e verbali di sanzioni amministrative al fine di comprenderne l’attività pratica in fase di tirocinio.
I lavori di gruppo per l’analisi di situazioni o di casi particolari consentono allo studente di sviluppare autonomia di giudizio che comunicativa infragruppo nonché quella di individuare soluzioni ai quesiti posti.
mod. SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE - RUOLO ED ORGANIZZAZIONE DELLE TECNICHE DELLA PREVENZIONE
Dott.ssa C. Pieroni
- Il Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (origini storiche e normativa correlata, inquadramento giuridico e professionale, il D.M. 17 gennaio 1997 n. 58)
- Il percorso formativo del TdP
- La Costituzione (artt. 1, 14, 32)
- Riforma sanitaria - Legge 23/12/78 n.833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale
- Riordino della disciplina in materia sanitaria - D. L.vo 502//92 – D.L.vo 517/93
- Razionalizzazione del SSN a norma dell’art. 1 Legge 419/98 – D.L.vo 19/06/99 n. 229
- Riorganizzazione del Servizio Sanitario nella Regione Marche - L.R. 13/03 - L.R. 17/11
- Il Dipartimento di Prevenzione (definizione, funzioni, figure professionali)
- I diversi ruoli professionali del Tecnico della Prevenzione all’interno del Dipartimento di Prevenzione
- La salute e la promozione alla salute (definizioni, correlazione con il ruolo del TdP)
- I Piani Sanitari Nazionali e Piani Sanitari Regionali
- La metodologia del lavoro per progetti
- Il codice deontologico
- La carta etica
- Le associazioni e la futura istituzione degli ordini
- La comunicazione interna ai servizi (tra operatori) ed esterna (con gli utenti)
- La Sicurezza Alimentare - Introduzione
- La lettura di norme di Sicurezza Alimentare
- Il campionamento di alimenti e le Buone Pratiche - Introduzione
mod. SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE - IL SISTEMA DELLA PREVENZIONE SECONDO I PRINCIPI COMUNITARI E NAZIONALI. LE FIGURE DELLA PREVENZIONE IN AZIENDA
Dott.ssa E. Bartolucci
IL SISTEMA DELLA PREVENZIONE. La prevenzione: definizione; livelli di prevenzione; cenni di storia della prevenzione; La salute: definizione, determinanti; Il tecnico della prevenzione: sue funzioni all’interno del sistema della prevenzione.
PRINCIPI COMUNITARI, NAZIONALI E REGIONALI inseriti nelle rispettive norme in relazione al sistema della sanità pubblica e della prevenzione. Principali organismi scientifici nazionali e internazionali che si occupano di prevenzione e sanità pubblica: OMS, ECDC, CDC, ISS, CCM (piano naz. Prevenzione), ISPESL, IST. ZOOPROFILATTICO, ARPA (ambiente). Organismi amministrativi nazionali e comunitari: Ministero Salute, Regione, Provincia, Sindaco, Magistratura, Commissione Europea, Parlamento Europeo e Nazionale. Ricerca normativa sui siti istituzionali.
LE FIGURE DELLA PREVENZIONE IN AZIENDA. Da libero professionista nel: Servizio Prevenzione e Protezione (az. Pubbliche, private), tecnico acustica ambientale, tecnico valutazione rischio amianto, responsabile SPP, responsabile alimentare HACCP. Dipendente del SSN in riferimento al Servizio Igiene e Sanità Pubblica si occupa di: contaminazione da Legionellosi nei sistemi idrici; strutture sanitarie; strutture ricettive; strutture ad uso collettivo; disinfestazione e derattizzazione; cosmetici, polizia mortuaria.
L’esame consiste in una prova pratica ed una orale. La prova scritta prevede 5 domande aperte sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni. A ciascuna domanda viene attribuito un punteggio da 0 a 6. il superamento della prova scritta è vincolato al raggiungimento di un punteggio uguale o superiore a 16. La prova orale consiste nella formulazione di 3 domande specifiche inerenti le tematiche del programma svolto; per ogni risposta è prevista l’attribuzione di un punteggio da 0 a 10. La prova si intende superata se il valore del punteggio totale è compreso tra 18 e 30. Il voto finale è dato dalla media dei punteggi delle due prove e l’esame si intende superato quando il punteggio è maggiore o uguale a 18.
Nelle prove scritta e orale lo studente deve dimostrare di avere acquisito le conoscenze relative alle norme che regolano la professione del Tecnico della Prevenzione, del Servizio Sanitario e strutture del Dipartimento di Prevenzione, principi della prevenzione, attività svolte nei servizi sanitari, contestualizzare l’applicazione pratica di attività di vigilanza come ad esempio capacità di redigere un verbale di prelievo campioni o di sanzione amministrativa.
Il voto finale è attribuito in trentesimi. L’esame è superato quando il voto è maggiore o uguale a 18. E’ prevista l’assegnazione della lode (30 e lode) con il massimo dei voti.
Il voto finale è attribuito sommando e facendo la media dei punteggi dati dalla prova scritta e orale. La lode è attribuita quando il punteggio massimo raggiunge 30 e lo studente abbia dimostrato piena conoscenza dei contenuti e capacità di correlare e rielaborare i contenuti appresi.
Dott.ssa C. Pieroni
Dott.ssa E. Bartolucci
Università Politecnica delle Marche
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