Facoltà di Medicina e Chirurgia - Guida degli insegnamenti (Syllabus)

Programma

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Psicologia - C.I. ( I ANNO)
MARIA GLORIA DE BERNARDO

Sede Medicina e Chirurgia
A.A. 2017-2018
Crediti 6
Ore 60
Periodo 2^ semestre
Lingua ITA
Codice U-gov MT08-11-11 MT388

Prerequisiti

Dr.ssa M.G. De Bernardo

Il corso punta molto sugli atteggiamenti di ascolto e di comprensione necessari per l’analisi del modello dello educatore professionale come figura specifica ad attuare progetti educativi e riabilitativi nell’ambito dei progetti terapeutici elaborati da un’equipe multidisciplinare. E’ necessario che i partecipanti al Corso siano consapevoli dei propri stereotipi di fronte all’ “altro” e disponibili a considerare la salute e la malattia come esperienze soggettive e culturali, uniche, irripetibili e talvolta incomunicabili. Per questi motivi, i partecipanti dovranno mostrare disponibilità ad affrontare questioni che mettono in discussione la propria identità culturale, riflettendo criticamente sul proprio agire professionale e sul rapporto con l’“altro”.

 I partecipanti al Corso dovranno inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti:

1) la conoscenza dei concetti delle categorie di base della relazione fra l’educatore professionale e gli utenti delle strutture pubbliche;

2) la consapevolezza del percorso autobiografico con particolare riferimento alla propria cultura come sapere su cui fondare le capacità di confronto e di critica con le culture “altre”.



Modalità di svolgimento del corso

Dr.ssa M.G. De Bernardo

Tenendo conto che l'educatore professionale svolge la sua attività professionale, nell'ambito delle proprie competenze, in strutture e servizi socio-sanitari e socio-educativi pubblici o privati, sul territorio, nelle strutture residenziali e semiresidenziali in regime di dipendenza o libero professionale e che si può trovare ad operare in svariati servizi sanitari e socio-sanitari, tra i quali: 1) i servizi per le persone con problemi di dipendenza; 2) i servizi per i disabili; 3) i servizi per i minori; 4) i servizi per gli anziani; 5) i ;servizi di integrazione interculturale; 6) i servizi per i detenuti; 7) i servizi per persone senza fissa dimora; 8) i servizi di prevenzione con adolescenti, il Corso dovrà offrire gli strumenti adeguati per sviluppare le potenzialità individuali dei partecipanti al fine di una corretta ed adeguata gestione dei rapporti sociali.

Le conoscenze antropologiche sono finalizzate al raggiungimento della capacità di progettare percorsi culturali e formativi ai fini di una sempre maggiore integrazione dei cittadini impegnati al recupero socio-sanitario. 

 



Risultati di apprendimento attesi
  • Conoscenze e comprensionE

Dr.ssa M.G. De Bernardo: a) Le categorie di base della relazione fra l’educatore professionale e gli utenti delle strutture pubbliche

b) Gli ambiti della ricerca antropologica con specifico riferimento alle principali teorie antropologiche

c) Le diverse visioni della salute, della malattia, del dolore, della cura, della vita e della morte nelle culture presenti nel nostro territorio

d) L’etnomedicina come nuovo sapere scientifico per comprendere e situare la malattia dell’ ”altro”

e) Gli strumenti per essere capaci di comprendere gli stereotipi di fronte all’ ”altro” e di fondare un sistema di confronto fra le diverse identità culturali

Dott.ssa M. Boscaro: Il corso intende fornire le conoscenze di base delle neuroscienze e i fondamenti teorici della psicologia generale in relazione ai contributi del modello sistemico  come premessa fondamentale in ambito educativo per la comprensione dei comportamenti. 

  • Capacità di applicare conoscenze e comprensione

Dr.ssa M.G. De Bernardo: L’attesa è  quella di fornire agli allievi:

a) la capacità di programmare, gestire e verificare interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà per il raggiungimento di livelli sempre più avanzati di autonomia; b) la capacità di promuovere e organizzare strutture e risorse sociali e sanitarie, al fine di realizzare il progetto educativo integrato;

c) la capacità di operare sulle famiglie e sul contesto sociale dei pazienti, allo scopo di favorire il reinserimento nella comunità;

d) lo stimolo a partecipare ad attività di studio, ricerca e documentazione finalizzate ai  suddetti scopi.

e)una mappa del contesto sulla prevenzione primaria nel territorio, al fine di promuovere lo sviluppo delle relazioni di rete, per favorire l’accoglienza e la gestione delle situazioni a rischio di patologie manifestate, operando sulle famiglie e sul contesto sociale dei soggetti.

Dott.ssa M. Boscaro: Questo modello adotta un criterio sistemico alle relazioni educative, in cui per educative si intende quelle relazioni asimmetriche che presuppongono un cambiamento nel sistema ricevente e che è orientato verso un approccio multidisciplinare delle problematiche che si sviluppano nelle diverse fasi della vita. Al termine del corso lo studente sarà in grado di padroneggiare la conoscenza dei processi psicologici che permettono di progettare e valutare interventi educativi.

  • Competenze trasversali

Dr.ssa M.G. De Bernardo: L’integrazione con altre discipline delle scienze umane dovrà fornire l’apprendimento di quelle capacità di conoscenza e di comprensione per pensare il ”terreno” d’azione come uno spazio di relazione e non solo come luogo di applicazione della scienza e della tecnica, promuovendo a sviluppare l’autonomia di giudizio, attraverso il miglioramento delle abilità comunicative ed organizzative. Si dovrà raggiungere un livello di integrazione fra le varie competenze tale da consentire di programmare, organizzare, gestire e verificare le proprie attività professionali all'interno di servizi socio-sanitari e strutture socio-sanitarie-riabilitative e socio-educative, in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della collettività.

Dott.ssa M. Boscaro: Il lavoro di gruppo con l'uso delle immagini aumenta l'efficacia della capacità comunicativa e contribuisce a migliorare la capacità di giudizio dello studente per liberare la mente da eventuali pregiudizi morali ed etici presenti. 

 



Programma

mod. PSICOLOGIA GENERALE

Dott.ssa M. Boscaro

  • Prima parte teorica introduttiva:
  • Introduzione alla psicologia generale;
  • L’Organizzazione della personalità;
  • I sistemi motivazionali primari;
  • I fondamenti della teoria dell’intersoggettività e dell’attaccamento alla luce delle neuroscienze;
  • Emozioni e Memoria;
  • L’Epistemologia della complessità e la psicologia sistemica;
  • Seconda parte teorica e tecnica:
  • Il ciclo vitale della famiglia;
  • il metodo del colloquio clinico;
  • il metodo dell’osservazione e le tecniche psicometriche;
  • L’uso della metafora e delle immagini nel lavoro dell’educatore.

 

mod. SCIENZE DEMOETNOANTROPOLOGICHE

Dr.ssa M.G. De Bernardo

Il Corso si articola in 30 ore di lezioni frontali, proiezioni di video didattici e discussioni interattive.

Il corso affronterà i principali assunti dell’antropologia culturale e medica e dei relativi metodi. Inoltre presenterà il fenomeno organizzativo nella prospettiva antropologica (ambiti di ricerca, approcci teorici, problemi metodologici e contributi specifici) e affronterà il tema delle organizzazioni in quanto sistemi culturali e l’etnografia nelle dinamiche organizzative (simboli e rituali organizzativi, comunità di pratica, strumenti dell’etnografia organizzativa).

Il Corso fornirà conoscenze nel contesto della prevenzione primaria sul territorio, al fine di promuovere lo sviluppo delle relazioni di rete, per favorire l’accoglienza e la gestione delle situazioni a rischio di patologie manifestate, operando sulle famiglie e sul contesto sociale dei soggetti, allo scopo di favorirne il reinserimento nella comunità. Si partirà dall’ elemento che accomuna antropologi e professionisti della salute pubblica: la loro presenza sul terreno, sul campo d’azione che al giorno d’oggi è accompagnata dalla necessità di relativizzare il proprio sguardo allargandolo e comprendendolo in una dimensione più ampia. Tale sguardo è poi accompagnato da una parte dalla constatazione che i terreni frequentati sono scenario  e manifestazione  di processi economici, politici, sociali disequilibrati, dall’altra dalla considerazione che non esiste solo la visione biologista del corpo e della malattia, ma un insieme di ontologie che rimandano la malattia dal corpo singolo al corpo sociale,inserendo la comprensione della patologia in una più ampia lettura delle relazioni interpersonali,o addirittura di quelle tra gruppi.

Inoltre il Corso dovrà promuovere le capacità di applicare conoscenza e comprensione, sviluppare l’autonomia di giudizio, migliorare le abilità comunicative e le abilità di apprendimento attraverso l’allenamento a pensare il “terreno” su cui opera il sapere medico come uno spazio di relazione e non solo come luogo di applicazione della scienza e della tecnica.

I contenuti possono essere sinteticamente espressi secondo i seguenti punti:                                    

1.  Aspetti strutturali della costruzione dell’identità della persona attraverso l’approccio fenomenologico-ermeneutico;

2.  Salute, malattia, dolore e morte: le diverse visioni nelle culture presenti nel nostro territorio;

3.  L’educatore professionale come osservatore sul campo e mediatore culturale;

4.  Lettura etnoantropologica e funzioni simbolico-rituali di alcuni ambiti ospedalieri;                   

5.  Il gesto e la parola nella relazione paziente-educatore professionale;

6.  Malattia e salute, segno-sintomo e dolore;                                                                                         

7.  Etnomedicina, malattia e salute presso i popoli di interesse etnologico;                                           

8.  Il concetto di scientificità applicato alle popolazioni extra-occidentali.   

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              



Modalità di svolgimento dell'esame
  • Modalità di valutazione dell’apprendimento

Prova scritta: questionari con domande a risposta multipla chiusa e a risposta aperta.

  • Criteri di valutazione dell’apprendimento

Congruenza delle risposte con quanto presente nei testi/dispense delle lezioni.

  • Criteri di misurazione dell’apprendimento

Per il test a risposta multipla chiusa : ogni domanda può avere una o più risposte (normalmente le risposte sono 4).  La sommatoria delle risposte esatte supera il valore di 30 (max 33).  Verranno dichiarati all’inizio della prova i criteri per la valutazione delle risposte ( domanda senza risposta si calcola errore, risposta parzialmente corretta si calcola 0,50, ad ogni risposta sbagliata si calcola 1 punto). Per il test a domanda aperta verrà valutata la congruenza delle risposte con quanto fornito come materiale di studio durante le lezioni.

  • Criteri di attribuzione del voto finale

Il voto finale è dato dalla media aritmetica dei voti ottenuti nei singoli moduli. L’insufficienza (votazione < 18/30) a un singolo modulo comporta il non superamento della prova. La commissione può decidere se e per quanto tempo mantenere le votazioni positive ottenute da un candidato che non abbia superato un modulo.

 



Testi consigliati

Dr.ssa M.G. De Bernardo

  • Giovanni Pizza, Antropologia medica. Saperi, pratiche e politiche del corpo, Carocci, Roma 2005
  • Ugo Fabietti, Elementi di antropologia culturale, Mondadori Università, Milano 2010                                
  • Attila Bruni, La sicurezza organizzativa. Un'etnografia in sala operatoria, Carocci, Roma 2011
  • Claudia Piccardo, Angelo Benozzo, Etnografia organizzativa: una proposta di metodo per l'analisi delle organizzazioni come culture, R. Cortina, Milano 1996.
  • De Barberis,L'emozione dell’ascolto.Educatori,comunità e minori in situazioni di abuso sessuale,Unicopli  2001
  • Demetrio, L'educatore auto(bio)grafo, Unicopli 1999

Dott.ssa M. Boscaro

  • Il famigliare; E. Scabini,V. Cigoli, Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Il momento presente; D.N. Stern, Raffaello Cortina Editore, Milano. Tutta la seconda parte (Cap. 5-6-7-8).
  • La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale; Daniel J. Siegel, Raffaello Cortina Editore, Milano ISBN 88-7078-693-5. (Cap. 1-2-3-4-5-6)


Corsi di laurea
  • Educazione Professionale




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